MARCELLO PASSAGRILLI

artista

PROFILO D'AUTORE

Marcello Passagrilli

Nato alle ore 17,30 del 7 dicembre 1944 in quel di Quadrelli, leggiadro paesino umbro in comune di Montecastrilli (TR).

Una splendida infanzia, vissuta in luoghi francescani dove la natura è di per se stessa una pregevole opera d'arte, ha determinato il silenzioso lento concepimento del suo spirito artistico. Dopo una lunga gestazione durata diversi lustri, questo spirito è venuto alla luce in contesti completamente diversi e in forme completamente inaspettate.

Marcello Pastagrilli

Se chiedete ad un matematico un quesito che riguarda il calcolo differenziale nell'analisi matematica, e precisamente una derivata esponenziale ridotta alle forma elementare di “A” elevata ad X, vi sentirete dare la giusta risposta: “ A” elevata ad X logaritmo di “A”. Lo studente Marcello Passagrilli, alla mezzanotte del 18 giugno 1965 nella facoltà di ingegneria dell'università di L'Aquila ebbe a dare questa risposta: “A” elevata ad X logaritmo di X. “ Risuonò una violenza sonora, paragonabile all'urlo di Munch…? ”Se ne vada!!!!!!!!!!! La rauca voce impietosa del Docimologo. Era come aver detto che 2+2 era uguale a 5, un errore imperdonabile.

Un vuoto profondo, poi una reazione rabbiosa, infine l'esodo, una migrazione rincorsa dai fantasmi, ma non una fuga.
Un cambiamento di scena radicale, il mondo capovolto, la Croce del Sud, L'Australia. La lunga gestazione, in un luogo da incubo. Il Country selvaggio, poi la metropoli infinita, un deserto sociale, un tourbillion di emozioni, di feroci passaggi nelle sinapsi, tra immagini pregresse di paesaggi ricchi di storia, nelle forme degli archi, dei timpani, nei profili delle modanature nelle studiate geometrie asimmetriche delle pieve, e il nuovo, anzi il nuovissimo senza storia. Un obbligato e salvifico passaggio a ritroso in quei luoghi dove i ricordi avevano un saldo di benessere straordinariamente positivo.
Poi la Catarsi, attraverso l'alienazione metropolitana che ha riempito di nuove forme che si sono coniugate all'antico e che hanno predisposto una concentrazione di gravità che in modo permanente preme, per fuoriuscire, con il benefico aiuto maieutico dell'amore per la vità. Una combinazione finale di luoghi geometrici intrigati in equilibrati percorsi a volte inquietanti, ma nella riapparizione diventati ormai inerti residui di conflitti esistenziali. Inesauribile giacimento di arte pura, di felice combinazione di segni, in astratte combinazioni dove la coscienza non interferisce, lasciando che i flussi liberatori facciano il loro corso.

L'artista Marcello Passagrilli percepisce quando lavora, la sintonia tra la mano, le emozioni del corpo calloso e la corteccia cerebrale, e quando questa combinazione raggiunge quegli equilibri ottimali che sono l'espressione di un arte compiuta, allora guarda infine soddisfatto, attraverso le geometrie topologiche delle sue opere, la ricomposizione delle contraddizioni del circostante.

Il ritorno dall'Oceania, passando per l'Isola di Gaugin, dopo un ritorno universitario alla facoltà di Sociologia di Trento, lo ha portato a stabilirsi con sua moglie e sua figlia nella metropoli di Milano, dove attualmente vive e lavora.

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