MARCELLO PASSAGRILLI

artista

Non c’è via più sicura per evadere dal mondo che l’arte, ma non c’è legame più sicuro con esso che l’arte.
(Johann Wolfgang Goethe)

 

     

 

L’arte non consiste nel rappresentare cose nuove, bensì nel rappresentare con novità.
(Ugo Foscolo)

“In principio era il punto” e il punto era il principio, tirato con la punta di un Graphos, una speciale penna caricata con inchiostro nero detto di China (Cina) antico inchiostro. Nel IV o V secolo A.C. WEI TANG un alchimista cinese elaborò una formula composta da un residuo carbonioso, resine ed acqua. Poi fu elaborato nel tempo sino ad arrivare ai nostri giorni. Questo inchiostro veniva usato in Cina con appositi pennelli prevalentemente per disegnare i pittogrammi alla base della loro scrittura. In occidente, e ai nostri giorni veniva e viene usato con speciali penne per tirare le linee dei disegni geometrici prevalentemente delle strutture architettoniche. Con la spontaneità di un artista che pensava di liberare la propria creatività dagli obblighi formali del disegno architettonico e dalla continuità dei tratti, Marcello Passagrilli si ritrovò a lasciare la mano picchiettare liberamente con il rapidograph su un foglio di cartoncino, lasciando una infinità di puntini neri. In quell'oceano di punti, la fantasia intravedeva forme e spazi che via via venivano riempiti a formare immagini in profondità, in prospettive poliverse, con chiaroscuri che ne enfatizzavano le forme in straordinarie combinazioni. Con una forte tendenza a riempire lo spazio del foglio quasi a dover vincere una sorta di “horror vacui.” Con la medesima penna con diversi spessori di linea, ed il medesimo inchiostro, ha dato forma ad immagini disegnate con il normale tratto continuo, creando astratte combinazioni che ricordano le dimensioni geometriche paradossali di Hescher. Una tecnica di base senza vincoli prefissati, una sorta di traduzione grafica di flussi di coscienza che in letteratura potrebbero essere paragonati agli stilemi di Joyce, o in musica alle libertà sonore del Jazz, impossibili a riprodurle sul pentagramma. Per quanto riguarda le tele, la tecnica è completamente diversa. Una combinazione di segni sempre tratti con la penna rapidograph e inchiostro di china, e soprattutto con i normali pennelli, usando colori prevalentemente a tempera, diluibili con acqua, l'artista non ama i solventi chimici. L'uso diretto sulla tela di altri strumenti, raramente la spatola, piuttosto speciali penne colorate, guidate da una mano versatile nelle geometrie, poi per una migliore conservazione preferisce passare dell'acrilico trasparente che da al dipinto anche una certa brillantezza. E' alla ricerca di coloranti vegetali e per questo ogni tanti si ritira nella sua campagna umbra sperimentando combinazioni cromatiche tratte dalle piante.

L’arte contesta il reale, ma non vi si sottrae.
(Albert Camus)

 

     

 

Un artista è, prima di tutto, uno che ha fiducia in se stesso.
(Thomas Mann)